lunedì 21 luglio 2014

Il mio sogno provenzale: giorno 3

Questa mattina ci svegliamo di buon’ora e ci fiondiamo in giardino per la colazione, molto più ricca della mattina precedente. 

NT era al settimo cielo, crepes in abbondanza, nutella, marmellate, vari tipi di pane, succhi, caffè…il tutto condito da un’arietta frizzantina e un sole caldo! 

A tavola abbiamo chiacchierato un po’ con una coppia di francesi con due bambini al seguito che erano venuti a soggiornare a Rousset per il matrimonio della sorella.


Il risveglio ha promesso bene, ma sono i nostri ultimi momenti a Terres Rouges, dopo i saluti e aver caricato la valigia, è doveroso un giro a Aix en Provence, città vicina e dal fascino indiscutibile. 



Sapevamo che il sabato mattina in centro c’era un mercato molto bello e tipico, ed eravamo troppo curiosi di vivere anche la vera vita “di strada”, il vero charme dei francesi in diretta. 


Brocante, sapone artigianale, stampe d’epoca francesi e vecchie cartoline, un’infinità di frutta fresca e formaggi locali, salse particolari e spezie di ogni tipo, borse di paglia e cappelli, tessuti….aggirarsi tra i banchi dove tutti erano molto cordiali, sorridevano e ti propinavano assaggini dei prodotti home made era estasiante…abbiamo riscontrato nella gente, quella vera, una gentilezza autentica, e noi, ovviamente, non abbiamo indugiato a sfoderare il portafogli. 







Regalini per le famiglie e per la nostra casina…tutti molto provenzali o dal sapore comunque francese!!!


Lasciata Aix, ci siamo diretti alla visita di altri due paesini molto molto suggestivi: Cucuron e Bonnieux, luoghi incantati dove sono state girate anche alcune scene del film “Un’ottima annata”. 



In questi paesi piccoli quanto antichi ma curatissimi, si respira a pieni polmoni un’aria pura e incontaminata, dal sapore della Provenza. 





Pittori e artisti francesi con le loro sculture artigianali ti invitano gentilmente a dare uno sguardo nei loro atelier, pochi negozi, diverse fontanelle, molte casine caratteristiche, tanti fiori, ed un’infinità di persianine azzurre e verdi...che non sono di certo sfuggite alla mia macchina fotografica!





A Bonnieux ho intravisto anche un cimitero, un po’ diverso dai nostri, ma solo perché era situato su un’altura da cui si poteva ammirare un panorama mozzafiato…..macchioline viola sparse ovunque (erano i campi di lavanda visti dall’alto…).



E poi lo Chateau la Canorgue, dimora vinicola sempre oggetto di diverse scene del film.







Appagati e accaldati ci dirigiamo dunque verso Gordes, più nello specifico a St Panthaleon, dove si trovava il nostro secondo B&B, che la mia amica Ilaria mi aveva saggiamente consigliato: “Mas des Oliviers”. 

Un incanto.



Potrò sembrarvi esagerata nel definire tutto splendido e incantevole, ma fidatevi: andate in Provenza e poi giudicherete voi stessi. E’ proprio così.



Una grande tenuta verde con vista sulla aperta campagna, stanze grandi e confortevoli, arredate con gusto e dettagli provenzali, anche qui cuoricini (non potevano mancare)… e poi una bella terrazza su cui fare colazione affacciata sulla piscina, tra piante di olivo, albicocche (..e che albicocche, giganti e dolcissime!!) e fichi.





Isabelle, la proprietaria, è una ragazza squisita, gentile e accogliente. Il suo unico neo: staccava continuamente la spina del router della linea adsl, cosicchè ogni volta per voler accedere ad internet dovevamo chiederle di poterla riattaccare (e NT voleva che fossi sempre io a chiederglielo, dato che “sapevo parlare francese”- una scusa!).



La sera su consiglio di Isabelle siamo andati a cena nella piazzetta di Goult, un paesino a 5 minuti di macchina, al ristorante “Le Carillon”. Dato che la serata si prospettava tipicamente estiva, abbiamo mangiato ad un tavolo esterno, in un'atmosfera romantica e molto chic. 

Intorno solo vociferare in lingua francese, che io adoro!!! Ci hanno servito pietanze molto particolari, io a base di carne, NT di pesce, accompagnate da frutti rossi, salse speciali e foglie di menta.

Siamo stati bene, al fresco, intimi e tranquilli. Le cameriere gentili e il servizio non eccessivamente lento come scrivono nelle recensioni del locale, tutt’altro. Conto non salato.



Finito di cenare visto che nel paesino era tutto chiuso, ci siamo diretti verso St Panthaleon, dove tra l’altro era in corso una festa del paese di cui Isabelle ci aveva avvisati. Così abbiamo deciso di farci una sosta. Ganzi questi francesi, si erano ricostruiti una spiaggetta con tanto di palme su una piazzetta nel verde, con tavoli e panche da sagra (una cosa che ho notato: qui da noi alle sagre si vedono solo -giustamente- bicchieri di plastica, là tutti avevano il bicchiere in vetro da vino, ma erano centinaia!!!!!!!!), specialità tipiche, giostre per bambini, un dj e una cubista (che peraltro stonava un po’!) e tanta gente. 



Ci siamo presi una crepe e abbiamo girottolato un po’ per la festa dove la gente ballava scatenata prima di rientrare per una notte di sano riposo. 

Domani si va a Ferrassières!!!!!!!!

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